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giovedì 24 aprile 2014

Le storie e gli avatar della 5° C della Kassel






                                                                               Ale il mito

Nella foresta viveva Ale il Mito.
Ad Ale il Mito piaceva volare accanto agli aerei ed un bel giorno, mentre stava volando accanto ad uno di essi, lo seguì fino all’aeroporto.
Arrivato là, Ale il mito entrò nella coda di quell’aereo di nascosto.
Era entrato perché non era mai stato in un aereo e gli sarebbe piaciuto provare a stare lì dentro. Quando decollò l’aereo, Ale il mito afferrò un paracadute di salvataggio, perché non sapeva come avrebbe funzionato.
L’aereo ebbe un guasto al motore, quindi incominciò a precipitare e poiché era inclinato, si aprì il portellone e Ale il Mito venne risucchiato fuori.
Si intrecciò con il paracadute che si aprì per sbaglio nel momento critico.

Dopo qualche minuto riuscì a districarsi e potè ritornare a casa sua.


ASTERIX E OBELIX


Asterix chiacchierava molto con il suo amico Obelix, ma il Gallo era molto furbo e astuto, infatti lui non si perdeva mai ed Obelix sempre, perciò un giorno si mise a studiare geografia per sapere come orientarsi. Egli di solito mangiava tre cinghiali e quando finiva, lanciava gli ossi al cane. Quando Obelix costruiva i Menir, ovviamente accanto a lui c'era sempre Asterix. Lui gli parla talmente tanto dei Romani che, dalla felicità, Obelix riesce a spaccare un Menir, poi corre dai Romani a sconfiggerli.
Alla fine vincono sempre i Galli. 

CAMIESME
Quando Camiesme era piccina, aveva sulla schiena dei puntini rossi, ma non si sapeva che cosa fossero.
Allora, un bel giorno, quando era appollaiata sul davanzale a leggere, le spuntarono le ali e volò fuori dalla finestra.
Per qualche secondo restò in aria, ma poi si schiantò al suolo.
Appena a terra, per fortuna, scampò anche ad un altro rischiosissimo pericolo: stava per essere morsa da un feroce serpente.

Chicchina


Tre mesi fa, Chicchina era in casa sua.
Una notte, senza preavviso, le spuntarono le ali.
Poco dopo sentì una grandissima voglia di volare, ma volò così in alto che arrivò fin sulla la luna.
Si posò su un cratere lì vicino e cercò di pensare a come fare per riuscire a tornare sulla Terra.
Mentre pensava, udì un fortissimo rumore e si spaventò.
Il suo spavento fu tale che per poco non cadde .
Passata qualche ora Chicchina iniziò ad aver paura e pensò di provare a fare un grandissimo sforzo, cioè di volare fin sulla Terra.

FARFAVONE


C’era una volta un avatar di nome Farfavone che sapeva volare e che dormiva in un grande fiore rosa.
Un giorno Farfavone fu colpita da un masso che le ruppe le ali e dovette stare all’ospedale per una settimana. Il settimo giorno, allo scoccare della mezzanotte, una fata di nome Bugiola domandò a Farfavone come stesse. Essa rispose che voleva andarsene. Bugiola disse che alle nove se ne sarebbe andata e fu così.
Da quel giorno Farfavone e Bugiola divennero amiche.

Gogoi
Tanto tempo fa, un avatar di nome Gogoi, viveva con la sua famiglia in una grotta. Purtroppo i suoi familiari morirono uccisi da un serpente quando aveva due anni e le ultime parole che i genitori le dissero furono: "Non uscire mai dalla grotta, perché fuori è pericoloso"!
Gogoi allora restò nella grande grotta finché, dopo qualche anno, curiosa di vedere cosa ci fosse là fuori, uscì e scoprì un mondo completamente diverso da quello che conosceva. Al contrario della solita grotta stantia e buia, c'era vita, c'era un mondo pieno di colori vivaci e animali. Gogoi aveva deciso, non sarebbe più tornata nella grotta.
Il party di Bruto e Cardiaco

Tanti anni fa, nella palude nera, esistevano due avatar: Bruto e Cardiaco. Essi avevano dei grandissimi occhi. Un giorno, chiamarono dei loro amici per fare una festa, però si erano scordati di avere un difetto che era di non poter guardare il fuoco. Mangiarono, brindarono e risero insieme felici. Ad un certo punto, uno dei loro amici chiese se poteva accendere il fuoco. Cardiaco e Bruto risposero di sì, però non si ricordarono che se vedevano il fuoco piangevano . Dopo averlo acceso, piansero disperatamente. Per la vergogna, Bruto e Cardiaco conclusero lì la festa e mandarono via tutti gli amici.

LA STORIA DI BRUTO
Si chiama Bruto e vive nella grotta in una palude dove deve combattere tantissimi mostri che emergono da dei laghi tutti neri. Dorme molto, perché è così che la sua razza ottiene energia.
E' molto felice dell’ambiente in cui vive, ma soprattutto è invincibile anche perché chiude sempre i mostri in gabbie che poi decapita per puro divertimento.
Un giorno si ritrovò un mostro davanti alla sua grotta da eremita, dove lottò valorosamente. A un certo punto dette un calcio al mostro, si aprì la gabbia sotterranea e cadde sprofondando. Si chiuse la gabbia e, il giorno dopo, il mostro fu decapitato su un ceppo , così Bruto vinse ancora una volta.

                                                 LA STORIA DI PAZZOXD
Un giorno PAZZOXD nella notte si svegliò, così decise di uscire. Mentre passeggiava tranquillamente vide una cometa con sopra due facce molto strane: una felice e l'altra triste. Si spaventò per le due facce, però quando essa andò via, si tranquillizzò ed espresse il desiderio di dormire.     

LA VITA DI TARTABOSS

Tanto tempo fa Tartaboss, un avatar marino dalle sembianze di testuggine, dal mondo di Stellantrack, emigrò nel pianeta Terra. Capitò nell'Oceano Pacifico e trovò una freccia con la quale
si ferì il guscio. Lui si abituò a mangiare cozze e alghe marine. Abitava in un antro scuro e umido, pieno di “pipim”, cioè pipistrelli marini. Poiché era un gran cercatore di alghe, dopo un po' diventò uno scavatore specializzato di tunnel sottomarini.

Le avventure di Cornuto

Il mio avatar si chiama Cornuto. Un giorno andò in una piramide con una torcia; appena entrato essa gli cadde e fece incendiare la piramide. Uscì appena in tempo, ma anche lì fuori non era al sicuro, perché dei bracconieri volevano catturarlo, allora – come un toro- caricò i bracconieri e li uccise prima che loro uccidessero lui.

Messi e Naska

Messi e Naska erano grandi artisti e grandi amici che vivevano in una grotta negli abissi.
Un giorno sentirono gli squali che parlavano di uccidere tutte le creature abissali.
Allora si recarono al castello degli squali per ucciderli, ma la porta era chiusa con un lucchetto d’acciaio, perciò escogitarono un piano:disegnarono un paesaggio marino con tanti pesci che sembravano veri,gli squali si avvicinarono al paesaggio e… apparvero Messi e Naska che uccisero tutti gli squali.
Cosi divennero salvatori degli abissi!!!!!!!!

GINNY
C’era una volta un avatar di nome Ginny e viveva in cielo. Un giorno però, quando la mamma uscì, le disse di non aprire a nessuno, altrimenti non avrebbe più guardato la TV. A un certo punto sentì il campanello, ma Ginny non andò ad aprire. Nel frattempo, volendo scaricare un gioco, per poterlo fare doveva rispondere a delle domande, ma lei rispose con dati falsi. Quando tornò la mamma, Ginny fece vedere le domande che quel giochino le aveva fatto e la mamma disse a Ginny che era stata brava a rispondere con dati falsi.
Storia avatar Hermione

Un po’ di tempo fa Hermione vide delle impronte, solo che erano a metà.
Lei non si volle arrendere e a quel punto…… apparve UN ARCOBALENO MAGICO davanti ai suoi occhi e le impronte diventarono intere, solo che…. scoprì che erano le sue, perché aveva fatto un “giro pesca” e così decise di diventare un volatile, per vedere tutte le cose che erano successe e che accadranno.
Il sogno di Francesco

C’era una volta un ex informatico di nome Francesco.
Lui credeva che gli avatar fatti da Alessio,Tommaso e Lorenzo fossero vivi. Dopo tanti anni di ricerche si arrese, passandogli per la mente che gli avatar potessero essere su Giove.
Francesco,un giorno, ordinò tanti pezzi per costruire un’ astronave.
Arrivò il grande giorno.
Finito il lavoro, Francesco salì sulla sua astronave e si diresse verso Giove. Arrivato,vide subito delle saette e andò a vedere cosa succedesse. Si fermò di scatto e Francesco vide gli avatar di Lorenzo,Tommaso e Alessio che combattevano tra loro con i loro poteri speciali, tra cui le saette. Finalmente il sogno di Francesco si avverò.
Tornò a casa, scrisse un libro sulla sua esperienza, lo pubblicò e diventò famoso.

Tartoss

Tartoss era una tartaruga marina che viveva nell’Oceano Atlantico, dove gli piaceva nuotare.
Un giorno l’acqua della terra scomparve. Tartoss era fortunato, perché poteva vivere sia in acqua, sia sulla terra ferma, ma gli dispiaceva che i suoi simili se ne fossero andati nel mondo dell’aldilà: era rimasta soltanto una femmina.
Quando la gente della terra lo vedeva, chiamava immediatamente la polizia, credendolo un mostro cattivo. Tartoss era disperato, perché nessuno lo voleva; quando incontrò degli animali era triste, perché credeva che sarebbero scappati anche loro, ma si sbagliava, perché essi gli fecero le feste e lo proclamarono re. Tartoss era molto felice, perché, per la prima volta in tutta la sua vita, qualcuno non lo scansava.
Tartoss era diventato re, con una regina della sua stessa razza.



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