Ale il
mito
Nella foresta viveva Ale il Mito.
Ad Ale il Mito piaceva volare accanto
agli aerei ed un bel giorno, mentre stava volando accanto ad uno di
essi, lo seguì fino all’aeroporto.
Arrivato là, Ale il mito entrò nella
coda di quell’aereo di nascosto.
Era entrato perché non era mai stato
in un aereo e gli sarebbe piaciuto provare a stare lì dentro. Quando
decollò l’aereo, Ale il mito afferrò un paracadute di
salvataggio, perché non sapeva come avrebbe funzionato.
L’aereo ebbe un guasto al motore,
quindi incominciò a precipitare e poiché era inclinato, si aprì il
portellone e Ale il Mito venne risucchiato fuori.
Si intrecciò con il paracadute che si
aprì per sbaglio nel momento critico.
Dopo qualche minuto riuscì a
districarsi e potè ritornare a casa sua.
ASTERIX
E OBELIX
Asterix
chiacchierava molto con il suo amico Obelix, ma il Gallo era molto
furbo e astuto, infatti lui non si perdeva mai ed Obelix sempre,
perciò un giorno si mise a studiare geografia per sapere come
orientarsi. Egli di solito mangiava tre cinghiali e quando finiva,
lanciava gli ossi al cane. Quando Obelix costruiva i Menir,
ovviamente accanto a lui c'era sempre Asterix. Lui gli parla talmente
tanto dei Romani che, dalla felicità, Obelix riesce a spaccare un
Menir, poi corre dai Romani a sconfiggerli.
Alla fine vincono
sempre i Galli.
CAMIESME
Quando Camiesme era
piccina, aveva sulla schiena dei puntini rossi, ma non si sapeva che
cosa fossero.
Allora, un bel giorno,
quando era appollaiata sul davanzale a leggere, le spuntarono le ali
e volò fuori dalla finestra.
Per qualche secondo restò
in aria, ma poi si schiantò al suolo.
Appena a terra, per
fortuna, scampò anche ad un altro rischiosissimo pericolo: stava per
essere morsa da un feroce serpente.
Chicchina
Tre mesi fa, Chicchina
era in casa sua.
Una notte, senza
preavviso, le spuntarono le ali.
Poco dopo sentì una
grandissima voglia di volare, ma volò così in alto che arrivò fin
sulla la luna.
Si posò su un cratere lì
vicino e cercò di pensare a come fare per riuscire a tornare sulla
Terra.
Mentre pensava, udì un
fortissimo rumore e si spaventò.
Il suo spavento fu tale
che per poco non cadde .
Passata qualche ora
Chicchina iniziò ad aver paura e pensò di provare a fare un
grandissimo sforzo, cioè di volare fin sulla Terra.
FARFAVONE
C’era una volta
un avatar di nome Farfavone che sapeva volare e che dormiva in un
grande fiore rosa.
Un giorno
Farfavone fu colpita da un masso che le ruppe le ali e dovette stare
all’ospedale per una settimana. Il settimo giorno, allo scoccare
della mezzanotte, una fata di nome Bugiola domandò a Farfavone
come stesse. Essa rispose che voleva andarsene. Bugiola disse che
alle nove se ne sarebbe andata e fu così.
Da quel giorno
Farfavone e Bugiola divennero amiche.
Gogoi
Tanto
tempo fa, un avatar di nome Gogoi, viveva con la sua famiglia in una
grotta. Purtroppo i suoi familiari morirono uccisi da un serpente
quando aveva due anni e le ultime parole che i genitori le dissero
furono: "Non uscire mai dalla grotta, perché fuori è
pericoloso"!
Gogoi
allora restò nella grande grotta finché, dopo qualche anno, curiosa
di vedere cosa ci fosse là fuori, uscì e scoprì un mondo
completamente diverso da quello che conosceva. Al contrario della
solita grotta stantia e buia, c'era vita, c'era un mondo pieno di
colori vivaci e animali. Gogoi aveva deciso, non sarebbe più tornata
nella grotta.
Il
party di Bruto e Cardiaco
Tanti anni fa,
nella palude nera, esistevano due avatar: Bruto e Cardiaco. Essi
avevano dei grandissimi occhi. Un giorno, chiamarono dei loro amici
per fare una festa, però si erano scordati di avere un
difetto che era di non poter guardare il fuoco. Mangiarono,
brindarono e risero insieme felici. Ad un certo punto, uno dei loro
amici chiese se poteva accendere il fuoco. Cardiaco e Bruto risposero
di sì, però non si ricordarono che se vedevano il fuoco piangevano
. Dopo averlo acceso, piansero disperatamente. Per la vergogna, Bruto
e Cardiaco conclusero lì la festa e mandarono via tutti gli amici.
LA
STORIA DI BRUTO
Si
chiama Bruto e vive nella grotta in una palude dove deve combattere
tantissimi mostri che emergono da dei laghi tutti neri. Dorme molto,
perché è così che la sua razza ottiene energia.
E'
molto felice dell’ambiente in cui vive, ma soprattutto è
invincibile anche perché chiude sempre i mostri in gabbie che poi
decapita per puro divertimento.
Un giorno si ritrovò un
mostro davanti alla sua grotta da eremita, dove lottò valorosamente.
A un certo punto dette un calcio al mostro, si aprì la gabbia
sotterranea e cadde sprofondando. Si chiuse la gabbia e, il giorno
dopo, il mostro fu decapitato su un ceppo , così Bruto vinse ancora
una volta.
LA STORIA DI PAZZOXD
Un giorno PAZZOXD nella notte si
svegliò, così decise di uscire. Mentre passeggiava tranquillamente
vide una cometa con sopra due facce molto strane: una felice e
l'altra triste. Si spaventò per le due facce, però quando essa andò
via, si tranquillizzò ed espresse il desiderio di dormire.
LA
VITA DI TARTABOSS
Tanto
tempo fa Tartaboss, un avatar marino dalle sembianze di testuggine,
dal mondo di Stellantrack, emigrò nel pianeta Terra. Capitò
nell'Oceano Pacifico e trovò una freccia con la quale
si
ferì il guscio. Lui si abituò a mangiare cozze e alghe marine.
Abitava in un antro scuro e umido, pieno di “pipim”, cioè
pipistrelli marini. Poiché era un gran cercatore di alghe, dopo un
po' diventò uno scavatore specializzato di tunnel sottomarini.
Le avventure di Cornuto
Il mio avatar si chiama Cornuto. Un
giorno andò in una piramide con una torcia; appena entrato essa gli
cadde e fece incendiare la piramide. Uscì appena in tempo, ma
anche lì fuori non era al sicuro, perché dei bracconieri volevano
catturarlo, allora – come un toro- caricò i bracconieri e li
uccise prima che loro uccidessero lui.
Messi
e Naska
Messi
e Naska erano grandi artisti e grandi amici che vivevano in una
grotta negli abissi.
Un
giorno sentirono gli squali che parlavano di uccidere tutte le
creature abissali.
Allora
si recarono al castello degli squali per ucciderli, ma la porta era
chiusa con un lucchetto d’acciaio, perciò escogitarono un
piano:disegnarono un paesaggio marino con tanti pesci che sembravano
veri,gli squali si avvicinarono al paesaggio e… apparvero Messi e
Naska che uccisero tutti gli squali.
Cosi
divennero salvatori degli abissi!!!!!!!!
GINNY
C’era
una volta un avatar di nome Ginny e viveva in cielo. Un
giorno però, quando la mamma uscì, le disse di non aprire
a nessuno, altrimenti non avrebbe più guardato la TV. A un certo
punto sentì il campanello, ma Ginny non andò ad aprire.
Nel frattempo, volendo scaricare un gioco, per poterlo fare doveva
rispondere a delle domande, ma lei rispose con dati falsi.
Quando tornò la mamma, Ginny fece vedere le domande che
quel giochino le aveva fatto e la mamma disse a Ginny che
era stata brava a rispondere con dati falsi.
Storia
avatar Hermione
Un
po’ di tempo fa Hermione vide delle impronte, solo che erano a
metà.
Lei
non si volle arrendere e a quel punto…… apparve UN ARCOBALENO
MAGICO davanti ai suoi occhi e le impronte diventarono intere, solo
che…. scoprì che erano le sue, perché aveva fatto un “giro
pesca” e così decise di diventare un volatile, per vedere tutte
le cose che erano successe e che accadranno.
Il
sogno di Francesco
C’era
una volta un ex informatico di nome Francesco.
Lui
credeva che gli avatar fatti da Alessio,Tommaso e Lorenzo fossero
vivi. Dopo tanti anni di ricerche si arrese, passandogli per la mente
che gli avatar potessero essere su Giove.
Francesco,un
giorno, ordinò tanti pezzi per costruire un’ astronave.
Arrivò
il grande giorno.
Finito
il lavoro, Francesco salì sulla sua astronave e si diresse verso
Giove. Arrivato,vide subito delle saette e andò a vedere cosa
succedesse. Si fermò di scatto e Francesco vide gli avatar di
Lorenzo,Tommaso e Alessio che combattevano tra loro con i loro poteri
speciali, tra cui le saette. Finalmente il sogno di Francesco si
avverò.
Tornò
a casa, scrisse un libro sulla sua esperienza, lo pubblicò e diventò
famoso.
Tartoss
Tartoss
era una tartaruga marina che viveva nell’Oceano Atlantico, dove gli
piaceva nuotare.
Un
giorno l’acqua della terra scomparve. Tartoss era fortunato, perché
poteva vivere sia in acqua, sia sulla terra ferma, ma gli dispiaceva
che i suoi simili se ne fossero andati nel mondo dell’aldilà: era
rimasta soltanto una femmina.
Quando
la gente della terra lo vedeva, chiamava immediatamente la polizia,
credendolo un mostro cattivo. Tartoss era disperato, perché nessuno
lo voleva; quando incontrò degli animali era triste, perché credeva
che sarebbero scappati anche loro, ma si sbagliava, perché essi gli
fecero le feste e lo proclamarono re. Tartoss
era molto felice, perché, per la prima volta in tutta la sua vita,
qualcuno non lo scansava.
Tartoss
era diventato re, con una regina della sua stessa razza.